martedì 22 gennaio 2008

SCHEDA SU VICENTE BLASCO IBANEZ

Vicente Blasco Ibanez (1867-1928) è un autore fondamentale nello sviluppo del realismo spagnolo. Insieme a Galdòs, Clarìn ed E. Pardo Bazàn ha scritto romanzi che hanno come oggetto d'indagine l'uomo nel suo rapporto con l'ambiente.
A differenza di questi grandi scrittori sopra citati però, ha saputo differenziarsi per alcuni aspetti peculiari della propria diegesi, qualificandosi pertanto come autore sui generis.
Non si può parlare di Blasco Ibanez come di un autore realista puro, o naturalista, come invece furono Clarìn e la Bazàn.
Nella narrativa di Ibanez affiorano vari modi di intendere un romanzo che descriva l'uomo e il suo rapporto con il mondo che lo circonda. Degno del miglior Flaubert o del suo fedele seguace Guy de Maupassant, verso i quali tuttavia Ibanez non mancò di nutrire un'appassionata stima letteraria, i romanzi dello scrittore valenzano sono densi di un realismo descrittivo, che mette a nudo le contraddizioni, le debolezze e gli schemi di una società chiusa, piramidale. L'attacco di Ibanez è perlopiù rivolto allo schematismo societario, per cui la società spagnola di fine secolo debba essere divisa in caste, sia sotto un profilo economico, che di stile e di linguaggio. Il ceto preponderante, che viene descritto e analizzato con profonda sagacia e una fervente nota satirica, è la borghesia, che pure troviamo derisa con le stesse modalità nei romanzi di Galdòs e di Clarìn.
Nei romanzi di Ibanez c'è l'analisi dell'interiorità del personaggio; l'autore tende a sviscerare i conflitti che nascono nella coscienza del proprio eroe. Vi è uno scambio di interni ed esterni, tra la rappresentazione di un ambiente verista, tradizionalista, costumbrista, e la crisi esistenziale latente nell'animo del personaggio.
L'accento costumbrista, ovvero tradizionalista, manca per esempio nei romanzi di altri scrittori, ma Ibanez, che è un grande conoscitore della storia e della cultura del proprio paese, tende a rimarcare la specificità dell'enviroment preso in esame.
Gli strumenti di cui Ibanez si serve per esaltare i tratti costumbristi delle sue ambientazioni sono in genere feste, rituali, liturgie, verso le quali tuttavia non eviterà di manifestare il proprio distacco, dato il suo proclamato anti clericalismo.
Un autore complesso dunque, il cui merito essenziale è quello di aver mirabilmente saputo coniugare i tratti essenziali del costumbrismo spagnolo, del verismo italiano, del naturalismo flaubertiano, del realismo zoliano.
I suoi personaggi sono spesso dei sognatori, che inseguono il raggiungimento di un desiderio, che piuttosto che configurarsi come una fonte di appagamento, diviene causa di delusione e di disincanto.

Le opere principali sono:

1) ciclo anticlericale

-la catedral
-el intruso

2) ciclo italiano

-entre naranjos
-en paìs del arte

3) ciclo valenzano

-cuentos valencianos
-canas y barro
-arroz y tartana
-la barraca

4) ciclo cinematogràfico

-Los cuatro jinetes del Apocalipsis
-Sangre y Arena

Per approfondimenti contatta:

claudioferretti2001@yahoo.com

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