A cura di DEBORA BORA;(foto a fianco)
“Dopo lo straordinario successo editoriale de “Il cacciatore d’ aquiloni”, ecco “Mille splendidi soli”: il nuovo romanzo con cui Khaled Hosseini torna a parlarci dell’Afghanistan, della cultura islamica, dei paradossi della storia di un popolo straziato dalle guerre, della violenza fisica e psicologica, della negazione di ogni forma di libertà.
“Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti, né i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri.”
Il titolo del libro è ispirato a questo celebre verso di una poesia su Kabul di Saib-e-Tabrizi, poeta persiano del XVII secolo. L’autore prende spunto da questa suggestiva immagine, riferita allo splendore della città di Kabul, per creare nel contenuto del romanzo un costante ossimoro narrativo. La città descritta in questo libro, infatti, è tutt’ altro che “splendente”: è una Kabul distrutta dalla guerra, straziata dalla fame, ma che emana ancora debolmente la luce della sua cultura.
In uno scenario di violenza e oppressione, vittima di ogni possibile forma di sopruso, creatura su cui si riversa tutto l’integralismo del regime talebano per ogni forma di bellezza e sensibilità artistica, la donna è il soggetto prescelto nel libro di Hosseini per interrogare i suoi lettori. Protagoniste assolute di questo romanzo, appunto, sono due donne: Mariam e Laila Mariam sono molto diverse tra loro. Mariam è un “harami”, ovvero una figlia illegittima. Dalla sua "kolba" di legno in cima ad una collina, dove vive sola con la madre, ogni settimana attende con ansia l'arrivo del giovedì, giorno in cui il padre le fa visita e le parla dei film che proietta nel suo cinema. La ragazza vorrebbe avere le ali per volare fino ad Herat, ma qui il padre non la porterà mai con sé, perché Mariam è una "harami", una bastarda, e sarebbe un'umiliazione per il padre Jalil, le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Sua madre, Nana, le insegna che una donna non ha diritti e, in particolare, un’ “harami” è un’emarginata dalla società, non può andare a scuola, non può giocare con altri bambini: l' unica cosa che deve imparare è la sopportazione. Mariam non crede alle parole della madre quando le dice che Jalil non le vuole veramente bene, accecata dall’ amore per un padre che ha mitizzato, un giorno scappa di casa ed inizia la sua avventura .
Laila, invece, è nata a Kabul, nella notte della rivoluzione, aprile del 1978. Suo padre è un insegnante. Ha solo due anni quando i suoi fratelli grandi si arruolano e muoiono nella jihad. Il giorno del loro funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il figlio dei vicini di casa, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei ed è il compagno di giochi che le insegna l’ amore.
Dall'intreccio di due destini nasce un romanzo che ripercorre la storia di un paese in cerca di pace, dove l'amicizia e l'amore sembrano ancora l'unica salvezza. Nascoste dietro ad un burqua, in una vita travolta dalla paura di padri e mariti padroni, nell’isolamento, nella rassegnazione, ma anche dell’amore, nel coraggio, nel riscatto, Mariam e Laila affrontano i pericoli che le circondano – sia nella loro casa che per le strade di Kabul – dando vita ad un rapporto che le rende sorelle e che alla fine cambierà il corso delle loro vite e di quelle dei loro discendenti.
In questo romanzo Khaled Hosseini denuncia le ingiustizie, l’ orrore della guerra, i crimini contro l’umanità: il filo rosso che lega le storie dei suoi personaggi non è però la politica, bensì la sofferenza umana, la capacità di patire il dolore fino quasi a morire, senza mai rinunciare alla luce “solare” della speranza.
Animato della stessa straordinaria forza narrativa che ha fatto del precedente romanzo un classico amato in tutto il mondo, “Mille splendidi soli” è una commovente storia sulla forza e sulla ricchezza della famiglia, dell’ amicizia, della fede che si può trovare solo nell’amore. Con grandissima sensibilità l’ autore mostra come la dedizione assoluta di una donna per la propria famiglia possa spingerla a gesti inauditi e ad eroici sacrifici, e come alla fine sia l’amore, o persino il ricordo di esso, l’unica via per sopravvivere al dolore.
Titolo: Mille splendidi soli
Autore: Khaled Hosseini
Edizioni: Piemme, 2007
Prezzo: 18,50 euro
Pagine: 432
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